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Tra i seminativi, ritorna a crescere il mais che è la prima coltivazione del Friuli VG, con 44.633 ettari e oltre 4milioni e 400 mila quintali di prodotto. Dal punto di vista della superficie, è tallonato dalla soia, con i suoi 38.752 ettari investi e 814 mila quintali di prodotto. Ambedue le coltivazioni sono in crescita sul 2020. Non si può non segnalare il crollo del frumento che scende dagli 8.780 ettari investiti ai soli 300. Praticamente stazionario l’orzo, nonostante il forte interesse delle industrie della birra verso questo cereale (in tema, vengono censiti anche 4 ettari dedicati alla coltivazione del luppolo).
 

L’ortaggio più coltivato è la patata, con i suoi 229 ettari , seguito dall’asparago con 185 ettari (stazionario). Il melo è il fruttifero più coltivato, con i suoi 1.318 ettari investiti (in crescita) per una produzione di oltre 641 mila quintali.

 

Stazionario l’investimento in kiwi, secondo frutto più coltivato, con i suoi 520 ettari. Allo stesso tempo, si segnala la crescita e la diffusione di “nuove” coltivazioni: il nocciolo, innanzitutto, che passa da 286 a 384 ettari; l’olivo, da 259 a 280 ettari; il noce, da 65 a 121 ettari. Confermato il trend in crescita per i vigneti che continuano a segnalare l’avvio di nuovi impianti.

Nonostante l'acquisizione  di nuove macchine agricole sia negli ultimi tempi al rilento, il rimodernamento e l'upgrade tecnoogico con (Guide Satellitari Autonome) su trattori acquistati qualche tempo fa, sta ancora avendo buoni riscontri.


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